La convenienza del fotovoltaico è un argomento oggi molto dibattuto, ma mai quanto agli esordi, tempi in cui un piccolo impianto domestico costava più di 20 mila euro. Per “esordi” intendo circa 6 anni fa: gli anni del primo conto energia. Oggi, terminato il quinto conto energia, un impianto fotovoltaico domestico da 3 Kw arriva a costare meno di 7 mila euro: un terzo, rispetto a solo una manciata di anni fa.
La convenienza del fotovoltaico, dunque, mito o realtà? Molti sono i fattori da prendere in considerazione e molte le opinioni in merito. Alcune più o meno faziose, diffuse dai detrattori delle fonti rinnovabili, altre più o meno irrealistiche, diffuse da alcuni venditori ed operatori del settore. La realtà come al solito sta nei fatti. Abbiamo oggi, infatti, tutti i dati per dimostrare qual è la convenienza del fotovoltaico a livello del bilancio energetico nazionale ed a livello del bilancio economico famigliare.
A livello nazionale il fotovoltaico porta ad una riduzione dei prezzi dell’elettricità sulla borsa elettrica generale; a livello famigliare, grazie alle detrazioni fiscali e all’autoconsumo, porta ad una sensibile riduzione delle bollette elettriche; a livello di business, infine, il fotovoltaico è un’ottima opportunità di investimento se c’è la possibilità di vendere direttamente all’utenza. Questo è il principio dei SEU, i “Sistemi Efficienti di Utenza”, che ancora oggi sono in fase di elaborazione. L’ambito industriale del solare è in effetti ancora oggi, con la fine degli incentivi, in una fase di transizione.
Le domande ed i punti di osservazione sono molti per capire la reale convenienza del fotovoltaico, sicuramente si possono sfatare diversi miti, positivi e negativi, sugli effetti del solare sulle bollette elettriche o sui costi di gestione della rete.
Ecco alcune domande interessanti ed alcune “azioni utili” per capire se e quanto possa avere convenienza installare un impianto fotovoltaico nel 2013:
il fotovoltaico conviene ancora nel 2013, nell’era post-incentivi?
come calcolare la convenienza del fotovoltaico
dove trovare un buon simulatore per stimare la convenienza del fotovoltaico
dove trovare un buon forum sul fotovoltaico
dove trovare informazioni sul prezzo del fotovoltaico
perchè sul lungo periodo l’impianto fotovoltaico è a costo zero
Il fotovoltaico conviene ancora nel 2013 post-incentivi ?
E come calcolare la convenienza del fotovoltaico?
Realizzare un impianto fotovoltaico è ancora conveniente? Anche se con la fine degli incentivi non ci sono più sostegni economici diretti per la produzione di energia pulita, chi decide di realizzare un impianto usufruisce in primis dei benefici dell’autoconsumo, che è il fattore di maggiore convenienza, e poi della valorizzazione di tutta l’energia in eccesso immessa in rete. La valorizzazione dell’energia immessa nella rete elettrica fa leva, come prima, sullo scambio sul posto, oppure, in alternativa, sul ritiro dedicato. Scambio sul posto e ritiro dedicato, infatti, non sono incentivi, ma meccanismi per valorizzare l’energia pulita che viene ceduta alla rete dai titolari degli impianti fotovoltaici.
Scambio sul posto e ritiro dedicato, dunque, non sono finiti e non sono cambiati. Perchè non sono incentivi.
Per capire se il fotovoltaico conviene ancora bisogna considerare almeno tre fattori:
quanto costa oggi un impianto fotovoltaico?
quanto costa l’energia acquistata dalla rete e pagata in bolletta?
quanto, nei miei consumi, riesco a sostituire l’energia acquistata con quella da me prodotta. In altre parole: quanto riesco ad autoconsumare.
La convenienza del fotovoltaico dipende dal costo degli impianti “chiavi in mano”.
Il fotovoltaico “chiavi in mano” costa oggi un terzo di quanto costava 5-6 anni fa: si è passati dai 7mila euro al kw ai 2-3 mila euro al kw (per i piccoli impianti da 3 kw). Se si aggiunge una minima spesa per un sistema di accumulo e gestione dell’energia, batterie in grado di portare l’autoconsumo almeno al 70%, si avranno ulteriori benefici economici perchè si potrà diminuire, di molto, la bolletta elettrica.
Negli ultimi anni è diminuito di molto il costo di tutte le fasi della filiera, dalla produzione del silicio di grado solare alla commercializzazione del prodotto finito, fino ai servizi di installazione. In Italia, in particolare, questa ripida discesa dei prezzi ha creato gravi diseconomie per molte aziende che sono state costrette a “chiudere i battenti”. Questa situazione, conseguenza per lo più di una forte competitività internazionale, ha indotto l’unione europea ad istituire i dazi doganali verso i prodotti cinesi.
La convenienza del fotovoltaico dipende dal prezzo dell’energia convenzionale
Ogni persona collegata in prelievo dalla rete elettrica nazionale paga una bolletta elettrica. Il prezzo dell’energia elettrica pagata in bolletta dipende da molti fattori, molti dei quali non prevedibili sul medio-lungo periodo. Però una cosa è certa: finchè l’energia elettrica è prodotta nelle centrali a gas, a carbone o petrolio, il prezzo dell’elettricità è dipendente dal prezzo di importazione delle materie prime. Prezzo che negli anni ha un irreversibile trend crescente.
Per inciso: l’Italia acquista dall’estero non solo le materie prime fossili per produrre energia nelle centrali termoelettriche, ma anche energia elettrica già pronta, di provenienza per lo più nucleare, dalle vicine centrali francesi.
L’importazione dall’estero riduce il potere decisionale dell’Italia sui prezzi dell’energia ed i prezzi dell’energia convenzionale prodotta dalle fonti fossili continueranno ad aumentare in maniera decisa nei prossimi anni: la scarsità delle risorse fossili, infatti, porterà ad un ulteriore aumento del prezzo dell’energia in bolletta.
In questo contesto, ovviamente, il fotovoltaico risulterà tanto più conveniente per famiglie e imprese quanto più sara elevata la bolletta elettrica.
La convenienza del fotovoltaico dipende dalla quantità di autoconsumo dell’utente
Col fotovoltaico una famiglia, una impresa, ha due possibilità, tra loro complementari:
produrre ed autoconsumare nel momento stesso della produzione
produrre ed immettere in rete l’energia non immediatamente utilizzata
La prima opzione, quella dell’autoconsumo, è il fattore di maggiore risparmio perchè evita l’acquisto di energia dalla rete elettrica: l’autoconsumo è la vera convenienza del fotovoltaico perchè riduce le bollette in maniera immediata, ancor prima del meccanismo di rimborso/compensazione dello scambio sul posto. Con lo scambio sul posto o con la vendita in rete dell’energia prodotta, infatti, l’elettricità viene valorizzata meno di quanto viene effettivamente pagata in bolletta. Per questo motivo la vera convenienza del fotovoltaico è l’autoconsumo in loco dell’energia prodotta dal sole.
A riprova di ciò, un nuovo mercato che cresce velocemente è quello dei sistemi di accumulo. Un sistema domestico di accumulo utilizza, infatti, batterie in grado di accumulare l’energia prodotta di giorno, quando i consumi di casa sono bassi, per utilizzarla di sera, quando i consumi domestici sono alti. L’accumulo fotovoltaico permette di elevare il consumo dell’energia pulita auto-prodotta e di ridurre le bollette anche del 100%.
La convenienza del fotovoltaico, dunque, mito o realtà? Molti sono i fattori da prendere in considerazione e molte le opinioni in merito. Alcune più o meno faziose, diffuse dai detrattori delle fonti rinnovabili, altre più o meno irrealistiche, diffuse da alcuni venditori ed operatori del settore. La realtà come al solito sta nei fatti. Abbiamo oggi, infatti, tutti i dati per dimostrare qual è la convenienza del fotovoltaico a livello del bilancio energetico nazionale ed a livello del bilancio economico famigliare.
A livello nazionale il fotovoltaico porta ad una riduzione dei prezzi dell’elettricità sulla borsa elettrica generale; a livello famigliare, grazie alle detrazioni fiscali e all’autoconsumo, porta ad una sensibile riduzione delle bollette elettriche; a livello di business, infine, il fotovoltaico è un’ottima opportunità di investimento se c’è la possibilità di vendere direttamente all’utenza. Questo è il principio dei SEU, i “Sistemi Efficienti di Utenza”, che ancora oggi sono in fase di elaborazione. L’ambito industriale del solare è in effetti ancora oggi, con la fine degli incentivi, in una fase di transizione.
Le domande ed i punti di osservazione sono molti per capire la reale convenienza del fotovoltaico, sicuramente si possono sfatare diversi miti, positivi e negativi, sugli effetti del solare sulle bollette elettriche o sui costi di gestione della rete.
Ecco alcune domande interessanti ed alcune “azioni utili” per capire se e quanto possa avere convenienza installare un impianto fotovoltaico nel 2013:
il fotovoltaico conviene ancora nel 2013, nell’era post-incentivi?
come calcolare la convenienza del fotovoltaico
dove trovare un buon simulatore per stimare la convenienza del fotovoltaico
dove trovare un buon forum sul fotovoltaico
dove trovare informazioni sul prezzo del fotovoltaico
perchè sul lungo periodo l’impianto fotovoltaico è a costo zero
Il fotovoltaico conviene ancora nel 2013 post-incentivi ?
E come calcolare la convenienza del fotovoltaico?
Realizzare un impianto fotovoltaico è ancora conveniente? Anche se con la fine degli incentivi non ci sono più sostegni economici diretti per la produzione di energia pulita, chi decide di realizzare un impianto usufruisce in primis dei benefici dell’autoconsumo, che è il fattore di maggiore convenienza, e poi della valorizzazione di tutta l’energia in eccesso immessa in rete. La valorizzazione dell’energia immessa nella rete elettrica fa leva, come prima, sullo scambio sul posto, oppure, in alternativa, sul ritiro dedicato. Scambio sul posto e ritiro dedicato, infatti, non sono incentivi, ma meccanismi per valorizzare l’energia pulita che viene ceduta alla rete dai titolari degli impianti fotovoltaici.
Scambio sul posto e ritiro dedicato, dunque, non sono finiti e non sono cambiati. Perchè non sono incentivi.
Per capire se il fotovoltaico conviene ancora bisogna considerare almeno tre fattori:
quanto costa oggi un impianto fotovoltaico?
quanto costa l’energia acquistata dalla rete e pagata in bolletta?
quanto, nei miei consumi, riesco a sostituire l’energia acquistata con quella da me prodotta. In altre parole: quanto riesco ad autoconsumare.
La convenienza del fotovoltaico dipende dal costo degli impianti “chiavi in mano”.
Il fotovoltaico “chiavi in mano” costa oggi un terzo di quanto costava 5-6 anni fa: si è passati dai 7mila euro al kw ai 2-3 mila euro al kw (per i piccoli impianti da 3 kw). Se si aggiunge una minima spesa per un sistema di accumulo e gestione dell’energia, batterie in grado di portare l’autoconsumo almeno al 70%, si avranno ulteriori benefici economici perchè si potrà diminuire, di molto, la bolletta elettrica.
Negli ultimi anni è diminuito di molto il costo di tutte le fasi della filiera, dalla produzione del silicio di grado solare alla commercializzazione del prodotto finito, fino ai servizi di installazione. In Italia, in particolare, questa ripida discesa dei prezzi ha creato gravi diseconomie per molte aziende che sono state costrette a “chiudere i battenti”. Questa situazione, conseguenza per lo più di una forte competitività internazionale, ha indotto l’unione europea ad istituire i dazi doganali verso i prodotti cinesi.
La convenienza del fotovoltaico dipende dal prezzo dell’energia convenzionale
Ogni persona collegata in prelievo dalla rete elettrica nazionale paga una bolletta elettrica. Il prezzo dell’energia elettrica pagata in bolletta dipende da molti fattori, molti dei quali non prevedibili sul medio-lungo periodo. Però una cosa è certa: finchè l’energia elettrica è prodotta nelle centrali a gas, a carbone o petrolio, il prezzo dell’elettricità è dipendente dal prezzo di importazione delle materie prime. Prezzo che negli anni ha un irreversibile trend crescente.
Per inciso: l’Italia acquista dall’estero non solo le materie prime fossili per produrre energia nelle centrali termoelettriche, ma anche energia elettrica già pronta, di provenienza per lo più nucleare, dalle vicine centrali francesi.
L’importazione dall’estero riduce il potere decisionale dell’Italia sui prezzi dell’energia ed i prezzi dell’energia convenzionale prodotta dalle fonti fossili continueranno ad aumentare in maniera decisa nei prossimi anni: la scarsità delle risorse fossili, infatti, porterà ad un ulteriore aumento del prezzo dell’energia in bolletta.
In questo contesto, ovviamente, il fotovoltaico risulterà tanto più conveniente per famiglie e imprese quanto più sara elevata la bolletta elettrica.
La convenienza del fotovoltaico dipende dalla quantità di autoconsumo dell’utente
Col fotovoltaico una famiglia, una impresa, ha due possibilità, tra loro complementari:
produrre ed autoconsumare nel momento stesso della produzione
produrre ed immettere in rete l’energia non immediatamente utilizzata
La prima opzione, quella dell’autoconsumo, è il fattore di maggiore risparmio perchè evita l’acquisto di energia dalla rete elettrica: l’autoconsumo è la vera convenienza del fotovoltaico perchè riduce le bollette in maniera immediata, ancor prima del meccanismo di rimborso/compensazione dello scambio sul posto. Con lo scambio sul posto o con la vendita in rete dell’energia prodotta, infatti, l’elettricità viene valorizzata meno di quanto viene effettivamente pagata in bolletta. Per questo motivo la vera convenienza del fotovoltaico è l’autoconsumo in loco dell’energia prodotta dal sole.
A riprova di ciò, un nuovo mercato che cresce velocemente è quello dei sistemi di accumulo. Un sistema domestico di accumulo utilizza, infatti, batterie in grado di accumulare l’energia prodotta di giorno, quando i consumi di casa sono bassi, per utilizzarla di sera, quando i consumi domestici sono alti. L’accumulo fotovoltaico permette di elevare il consumo dell’energia pulita auto-prodotta e di ridurre le bollette anche del 100%.
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